La sua storia
Ero agli inizi e stentavo ancora, anche se sentivo già di aver trovato la mia vocazione. Volevo riprodurre l’immagine di una vallata, ma la somiglianza si allontanava ad ogni tocco. Lo scenario ormai contaminato dal giallo sembrava diventare radioattivo annichilendo la natura e io non mi opposi cercando delle verità in quella visione. Lasciai l’aria densa di un cielo minaccioso ottenebrare la terra disidratata, scavai i solchi che sembravano risucchiare la roccia fino a renderla sabbia… e poi lontano, oltre l’oblio della tragica fatalità dell’esistenza, la luce del Sole si sporse irradiando la strada di speranza. Vidi tre bivi di fronte ai miei occhi:
A sinistra, la via del cuore, del sentimento incontaminato e del naturale istinto, il suo percorso semplice mi invitava ad intraprenderlo per raggiungere la luce della speranza, ma sapevo che se mi fossi distratta nei pensieri avrei rischiato di perdermi tra le dune, dove mi attendeva un percorso tortuoso… A destra, la strada della ragione, della razionale perseveranza; impervia, difficoltosa, ma ricca di singolari possibilità se stabile nel suo equilibrio tra luce e ombra… E infine di fronte al mio sguardo, al centro vidi ammorbarsi l’indecisione, un pantano di incubi che rischiava di fossilizzarmi nella paura. Una fossa che si deve affrontare quando non si è ancora pronti alla luce.
“Fuggite la noia dell’indifferenza,
che il cuore batta e la mente splenda nella sinfonia
della vita.”
Valeria Romsel